2023 Pneuma Verbum et ImagoSan Giuseppe patrono del lavoratore

San Giuseppe patrono del lavoratore

Con Reverendo Don Curzio Nitoglia


Riflessione di Eumeswil

Il primo maggio è la festa del lavoratore! Un tempo tutte le attività erano chiuse e la gente iniziava le gite fuori porta! Ai primi soli tiepidi di una primavera avanzata! Il nostro mondo è mutato ed il lavoratore oramai non si riposa più! Sono in aumento le attività, i settori di lavoro che non chiudono mai… Il primo maggio è la festa del lavoratore! Un tempo tutte le attività erano chiuse e la gente iniziava le gite fuori porta! Ai primi soli tiepidi di una primavera avanzata! Il nostro mondo è mutato ed il lavoratore oramai non si riposa più! Sono in aumento le attività, i settori di lavoro che non chiudono mai…San Giuseppe è il protettore del lavoratore. Lui stesso lavorò nel corso della Sua esistenza. Fece il falegname, ma, se poco si sa e si dice di Lui, si intuisce che il Suo lavoro principale fu l’ascolto di nostro Signore! Obbedì fedelmente a quanto gli venne richiesto dall’Alto…

Il Rev. don Curzio Nitoglia, nel video di quest’oggi, ci parlerà in maniera chiara, concisa, diffusa di San Giuseppe e dell’enciclica di Papa Leone XIII “Rerum Novarum”. È un’enciclica sociale promulgata il 15 maggio 1891 con la quale per la prima volta la Chiesa cattolica prese posizione in ordine alle questioni sociali e fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa.

Noi, essendo un giorno di festa, ricorreremo a una poesia di Ezra Pound per far da cornice a quanto ci dirà don Curzio Nitoglia nel video:


“Contro l’Usura”

Con usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v’è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l’Annunciazione dell’Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa, ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà straccio vieto
arido come carta,
senza segale ne’ farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scarpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l’usura, spunta
l’ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fe’ con usura
Duccio non si fe’ con usura
ne’ Piero della Francesca o Zuan Bellini
ne’ fu “La Calunnia” dipinta con usura.
L’Angelico non si fe’ con usura, ne’ Ambrogio de Praedis,
Nessuna chiesa di pietra viva firmata: Adamo me fecit.
Con usura non sorsero
Saint Trophime e Saint Hilaire,
Usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte e artigianato
tarla la tela nel telaio, nessuno
apprende l’arte d’intessere oro nell’ordito;
l’azzurro s’incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane drudo,
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra i giovani sposi
CONTRO NATURA
ad Eleusi han portato puttane
Carogne crapulano
ospiti d’usura


N.B. Usura: una tassa prelevava sul potere d’acquisto senza riguardo alla produttività, e sovente senza riguardo persino alla possibilità di produrre (Onde il fallimento della Banca dei Medici).

Per un ricercatore spirituale il lavoro predominante, più importante è costituito dal “lavoro su di sé” e l’altro lavoro, quello ordinario, è necessario e subordinato al lavoro interiore…

Silvano del Monte Athos scrisse: “Dio aiuta a fare il bene, e l’Avversario a fare il male, ma questo dipende anche dalla tua volontà. È necessario che ti sforzi di fare il bene, ma con misura, con piena cognizione delle tue forze. Bisogna che tu apprenda ciò che è utile alla tua anima. Per alcuni è più vantaggioso pregare, per altri leggere o scrivere.

Ed ora qualche aforisma sul lavoro interiore per ridare spazio alla ri-creazione, quello dell'”essere” di cui oggi giorno si dimentica l’esistenza. Nel nichilismo, nel vuoto totale, ci si dimentica dell'”io sono” e soprattutto si dimentica di essere figli del Figlio dell’Uomo e quell’Uomo era un Maestro! Ma se Lui era: “Uomo e il Maestro – Rabbi” allora noi chi siamo? Chi è in realtà l’UOMO” e noi chi siamo? Forse converrebbe lungamente meditare al riguardo…

– Ricorda te stesso sempre e ovunque

– Se già sai che è male, e lo fai ugualmente, commetti un peccato cui è difficile rimediare

– Il vero indizio di un uomo buono è che ama suo padre e sua madre

– Aiuta soltanto chi non è ozioso

– Rispetta ogni religione

– Noi possiamo soltanto sforzarci di essere cristiani

– Non giudicare un uomo dalle parole altrui

– Soltanto chi è in grado di vegliare sui beni altrui merita di avere qualcosa di proprio

– Solo la sofferenza cosciente ha significato

– Può essere giusto soltanto colui che sa mettersi al posto degli altri

– L’energia spesa nel lavoro interiore attivo si trasforma immediatamente in una nuova riserva, ma quella spesa nel lavoro passivo è perduta per sempre

– Uno dei mezzi migliori per risvegliare il desiderio di lavorare su di sé è quello di rendersi conto che si può morire da un momento all’altro. Ma bisogna imparare a non dimenticarselo

– La speranza incrollabile è forza.

– La speranza piena di dubbi è vigliaccheria.

– La speranza piena di paura è debolezza

A.T. del mondo di Eumeswil