Ernst Jünger

Di MARCO MACULOTTI Con questo contributo ci prefiggiamo di analizzare alcuni dei concetti più pregnanti dell’opera di Ernst Jünger An der Zeitmauer (“Al muro del tempo”), originariamente pubblicata nel 1959, forse il lavoro più criptico e contemporaneamente quello più profetico del pensatore tedesco. Già precedentemente abbiamo analizzato altre prospettive del testo in questione, da qu

DI MARIO BOSINCU Henri Plard ha parlato della nesofilia di Jünger, della sua attrazione per le isole, e della sua volontà di cercare “entro il mondo un mondo che non appartiene già più al mondo, una stazione confinaria ai margini del tempo”1 – ossia, in termini foucaultiani, una eterotopia ed una eterocronia – e Gerhard Loose ha evidenziato come alla base dei viaggi dello scrittore ted

Di Mario Bosincu - Le pagine che seguono sono all’insegna di un’evasione e di un ritorno. Di un allontanamento, innanzi tutto, dal Nord, regno dell’attivismo sfrenato e di una greve malinconia, alla volta del Mediterraneo, illuminato dalla «serenità dionisiaca» 2 e accogliente come una «seconda Grande Madre». Fin dalle prime battute, Jünger inscrive, così, il suo ritorno in Sardegna e

Tratto da Il trattato del Ribelle (1951), §13-14. Traduzione italiana Adelphi, Milano 1990. La paura è uno dei sintomi del nostro tempo. Tanto più essa suscita costernazione in quanto è succeduta a un’epoca di grande libertà individuale, in cui la stessa miseria, per esempio quella descritta da Dickens, era ormai quasi dimenticata. In che modo è avvenuto questo passaggio? Se volessimo sceg

DI ANTONELLA TOMMASELLI E se non esiste, è lecito supporre che gli ogm, cioè gli organismi geneticamente modificati, siano già in commercio in forma anonima si stia mangiando e bevendo allegramente il transgenico, senza saperlo, da un tempo incalcolabile. Forse addirittura da una decina d'anni. E la valutazione è da considerarsi ottimistica. Agli inizi degli anni settanta furono creati per la

Di Marina Alberghini - Sono biografa di Céline (Louis-Ferdinand Céline, gatto randagio ed.Mursia 1200 pagine 2009) e autrice di saggi su Céline (Céline magico, e Il vizio di essere uomini, (su Céline medico) ed.Solfanelli 2018 e 2019). Desidero ringraziare Eumeswil che mi ha dato l’opportunità di occuparmi nuovamente di questo straordinario uomo e artista che fu Céline, un’esperienza ch

DI LUCA CRESCENZI In apparenza la fedeltà è cosa estranea al mondo poetico, filosofico e persino esistenziale di Jünger. Risulta, se non altro, divertente andare in cerca della parola fedeltà nella lunga e ottima biografia di Heimo Schwilk. L’unica ricorrenza del termine si trova in una pagina in cui si raccontano le vicissitudini erotiche di Jünger a Parigi, laddove si ricorda che, tornato

Di Alessio Mulas - La fedeltà è il tema del ciclo di conferenze di quest’anno. Non offriremo una trattazione esauriente del tema, bensì una serie di capricci e figurazioni che permettano di orientarci nelle coordinate del pensiero di Ernst Jünger. Fedeltà si dice in molti modi: fedeltà alla terra, agli ideali, ai valori, alla tradizione. Ma anche fedeltà nei rapporti umani, verso gli ami

DI LUCA SINISCALCO Nell’universo delle associazioni italiane si cela, di fatto, un pluriverso di progetti meritori, talora, purtroppo, poco noti al grande pubblico. Encomiabile, a tal proposito, è l’ormai più che ventennale attività dell’Associazione Eumeswil, sorta a Firenze con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile del poliedrico scrittore tedesco Ernst Jü